sabato, aprile 17, 2004
Anima buona, piccolo fiore.
A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it
Questo è quel che Platone fa dire a Diotima!
Primo grado della scala dell’Eros è la contemplazione della bellezza dei corpi. Il secondo è quella della bellezza delle anime.
Chi desidera addentrarsi ai misteri e alle bellezze dell’Eros, dovrà considerare la bellezza che è nelle anime (tò en taîs psychaîs kállos) come di maggior pregio (timióteron) rispetto a quella che è nei corpi (toû en tô sómati); sicché, se incontra uno che abbia un'anima buona, ma solo un piccolo fiore (smikròn ánthos) di bellezza fisica, egli dovrà essere contento d’amarlo (erân), di prendersi cura di lui (kédesthai), e di ricercare (zeteîn) e partorire proprio quei discorsi (tíktein lógous) che siano capaci di rendere i giovani migliori (poiésousi beltíous toùs néous).
E mail: tortora@unina.it
Questo è quel che Platone fa dire a Diotima!
Primo grado della scala dell’Eros è la contemplazione della bellezza dei corpi. Il secondo è quella della bellezza delle anime.
Chi desidera addentrarsi ai misteri e alle bellezze dell’Eros, dovrà considerare la bellezza che è nelle anime (tò en taîs psychaîs kállos) come di maggior pregio (timióteron) rispetto a quella che è nei corpi (toû en tô sómati); sicché, se incontra uno che abbia un'anima buona, ma solo un piccolo fiore (smikròn ánthos) di bellezza fisica, egli dovrà essere contento d’amarlo (erân), di prendersi cura di lui (kédesthai), e di ricercare (zeteîn) e partorire proprio quei discorsi (tíktein lógous) che siano capaci di rendere i giovani migliori (poiésousi beltíous toùs néous).