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venerdì, dicembre 05, 2003

Qualche perplessità. 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it


Forse conviene trattenersi ancora un po’ su questo discorso.
1.
Aristofane descrive una scherzosa origine e una curiosa evoluzione del genere umano.
Ebbene, alle spalle di questo discorso c’è … Empedocle di Agrigento (DK, frammenti 60, 61).
E’ Platone, naturalmente, che lega il discorso di Aristofane al pensiero di Empedocle. Platone ha stima per l'agrigentino e lo mostra spesso. E forse con questa operazione intende proprio manifestare la sua stima anche per l’Aristofane “serio”.
2.
Qual è il vero atteggiamento di Aristofane (e di Platone) nei confronti dell’amore omofilo tra maschi?
Favorevole, sembra. Ma ... non è facile rispondere con decisione al quesito.
Non sembra, ad esempio, decisamente ironica l’asserzione che solo gli omosessuali sono capaci di fare politica! E allora?
Si aggiunga poi che, sebbene per due volte Aristofane asserisca che quel che egli dice dell’amore si riferisce egualmente a tutti i tipi d’amore, non solo a quelli omosessuali, poi però… indica come elemento di pregio dell’amore eterofilo il fatto che il suo fine è la procreazione, e riserva all’amore omofilo solo un’improduttiva “sazietà” (plesmoné), il cui scopo è solo quello di strappare gli amanti alla dolorosa ricerca dell’”altro”.

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