<$BlogRSDUrl$>

martedì, ottobre 14, 2003

Attenti ai malintenzionati! 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

Si diceva che l'omofilia maschile era socialmente riconosciuta nella Grecia antica. Ma nessun giovane poteva ritenersi al riparo dai malintenzionati. Spesso capitava che il giovane si affidava alle cure di un presunto «amante», il quale non assolveva il compito «formativo» socialmente atteso dal rapporto omofilo. Insomma, nel caso migliore, per il giovane incorso in questa circostanza si trattava — come dire? — di un cattivo investimento!
E' per questo che Pausania protesta contro gli avventurieri.
«Bisognerebbe che ci fosse una legge che impedisse a costoro di amare i giovani fanciulli» affinché il giovane «non spendesse molto impegno per una cosa incerta». Infatti, in questi casi, «incerta è la meta cui perverranno i fanciulli nel vizio e nella virtù sia dell'anima che del corpo».
Naturalmente, i "buoni" amanti «pongono di loro spontanea volontà questa legge a se medesimi». Ma nel caso degli "amanti volgari" … ci vorrebbe appunto — a dire di Pausania — un serio provvedimento. Per loro colpa il rapporto omofilo viene spesso tenuto in sospetto e talvolta disapprovato, se non addirittura osteggiato. «Infatti, sono costoro che hanno fatto diventare la cosa oggetto di rimprovero, tanto che alcuni osano affermare che è turpe concedere i propri favori agli amanti».
E in effetti, come dare torto a chi non può non cogliere, nel modo di fare dei "cattivi amanti", la mancanza di misura e di giustizia nei confronti dell'inesperto amato? La disapprovazione, in fondo, nasce solo da questo. Del resto «nessuna azione compiuta in modo regolato e secondo la legge, potrebbe giustamente recare biasimo».

This page is powered by Blogger. Isn't yours?