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sabato, marzo 27, 2004

La bellezza dei corpi 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

L’itinerario descritto da Diotima prevede il passaggio attraverso – per così dire – tappe ben precise. C’è insomma una vera e propria scala dell'Eros da percorrere. Ma – segnala la donna di Mantinea – «la giusta via» (tòn orthôs iónta) dovrebbe essere intrapresa fin dalla giovinezza (néon ónta). Per arrivare al sublime termine del percorso c’è bisogno d’un lungo tirocinio.
S’è detto che Eros ha bisogno della bellezza per avere il suo compimento. E dunque questa iniziazione comincia proprio con l’attenzione alla bellezza: alla bellezza dei corpi (epì tà kalà sómata). La bellezza fisica è un catalizzatore non solo della generazione biologica, ma anche di quella spirituale.
Chi ha un’immagine troppo “platonica” di Platone si sorprenderà. Platone, il filosofo delle Idee pure, fa cominciare il percorso ascensivo con l’interesse per i corpi belli. Eppure è proprio così. Se non si parte dalla sensibilità alla bellezza dei corpi, non si esercita davvero la filo-sofia, non si mira davvero alla sapienza. Alla sublime contemplazione intellettuale delle Idee si arriva solo a partire dal desiderio, molto concreto, dei corpi belli!

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