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mercoledì, ottobre 01, 2003

Per Fedro, l'amore ha una sua importanza anche sul piano … politico e sociale.
Quale città – dice Fedro - sarebbe migliore di quella formata da amanti e amati? Il loro desiderio delle cose belle, e la loro vergogna per le cose brutte assicurerebbero il governo migliore possibile. Infatti nell’attività di governo si terrebbero lontani da ogni cosa disonorevole, e gareggerebbero fra loro in onore.
Con un po’ di enfasi, Fedro sostiene finanche che, «messi a combattere gli uni accanto agli altri, questi uomini, pur essendo in pochi, vincerebbero tutti gli uomini, si può dire! ».
Infatti – dice a sostegno della sua idea - «un uomo che ama» assicurerebbe una fedeltà incrollabile al suo esercito. Egli di certo non tollererebbe di essere visto, dal suo amato, abbandonare le schiere o gettare le armi: preferirebbe piuttosto la morte.
Peraltro, non abbandonerebbe mai l'amato, pur nel pericolo della battaglia, e non si sottrarrebbe all’obbligo di aiutarlo quando fosse in pericolo. Foss’anche per temperamento un vile, Eros lo renderebbe «divinamente ispirato alla virtù al punto da farlo diventare simile a chi per natura è valoroso in sommo grado».
Eros fa nell’amante quel di cui parla Omero quando dice che in alcuni eroi l’ardimento è «ispirato».
Come si vede Fedro fa un bell’elogio, più che dell’Amore, dell’amante. L’amante è il portatore di tutte le virtù.
E l’amato?

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