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domenica, dicembre 14, 2003

Eros aborre l’ingiustizia 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

E che dire della virtù di Eros?
La giustizia, per esempio. Infatti Eros non compie ingiustizie né a dèi né a uomini. E naturalmente non ne riceve: né da dèi né da uomini. L’ingiustizia, fatta o subita è sempre violenza, e ad Eros la violenza ripugna. La violenza non può toccare Eros. Il quale, a sua volta, non può agire con violenza; non ce ne sarebbe bisogno, perché «in ogni cosa tutti servono ad Eros volontariamente». E quando s’interagisce nel senso del reciproco consenso, e quindi concordemente, questo è ritenuto «giusto» dalle leggi che, come dice il sofista Alcidamante, sono le «regine della Città».
Dunque, dice Agatone, non solo: chi ama non commette ingiustizia; ma, in un rapporto d'amore, ogni forma d'ingiustizia è insopportabile. Nell'amore l'ingiustizia è addirittura ... impensabile, perché in un autentico rapporto amoroso non c'è posto per alcuna forma di violenza!

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