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giovedì, febbraio 26, 2004

Nel corpo, nell’anima. 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

L’uomo diviene sempre. Questo divenire non significa altro che egli perde sempre qualcosa che viene ripiazzata con altra cosa.
Anzitutto “diviene” nel corpo, «in tutto quanto il suo corpo» (katà sýmpan tò sôma): «nei capelli e nella carne e nelle ossa e nel sangue». C’è un ricambio continuo. Un continuo «rinnovamento».
E muta anche nell'anima» (katà tèn psychén). «Modi di fare (trópoi), abitudini (éthe), opinioni (dóxai), desideri (epithymíai), piaceri (hedonaí), dolori (lÿpai), paure (phóboi). Anche queste sono cose che «non rimangono mai le medesime in ciascun uomo». Ed anche nell’anima dunque ci son cose che «periscono», le quali vengono sostituite da altre che «nascono».

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