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domenica, dicembre 21, 2003

Éros didáskalos: anche degli dei 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

Ma c’è dell’altro. Quando l’artista si sottopone al pieno governo di Eros, allora non può non raggiungere livelli d’eccellenza nella propria arte. «Forse non sappiamo anche — si chiede Agatone con interrogazione retorica — che chi ha avuto maestro questo dio nell'esercizio delle arti, diventa famoso e illustre, mentre chi non è stato toccato da Eros rimane oscuro?».
E il principio vale per tutti: uomini e dèi. «Infatti, lo stesso Apollo scoprì l'arte sagittaria, l'arte medica e l'arte divinatoria, essendo guidato da desiderio e da Eros, cosicché egli pure è un discepolo di Eros»!
E non solo Apollo. Discepoli di Eros si fecero «anche le Muse nelle loro arti, Efesto nell'arte di fabbro, Atena nell'arte del tessere e Zeus nel governare gli dèi e gli uomini».
E' il caso di segnalare che qui Agatone, in forma oratoria, sta enunciando una considerazione importante. Le arti, tutte le arti, dalla poesia alla medicina, dall'arte tessile all'arte del governo, sono nate e si son sviluppate sotto il governo di Eros; dunque Eros è il vero principio e l'autentico fondamento del progresso dell'uomo, e senza Eros sarebbe impossibile, inconcepibile, qualunque percorso dell'individuo e della società verso il compimento della condizione umana.

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