Diotima

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

Diotima tira le prime conclusioni.
Se c’è un intermedio tra bello e brutto, questo è proprio Eros! E se Eros è intermedio … non è un dio! E’ un demone: i demoni sono appunto intermedi tra il dio e l’uomo.
Socrate protesta ricordando che tutti asseriscono che Eros «è un grande dio!».
E Diotima, non senza provocazione, replica: «Parli di tutti, intendendo tutti "quelli che non sanno", oppure anche di "quelli che sanno"?".
Una mossa abile, sul piano argomentativo! Perché costringe Socrate in una situazione senza via d'uscita.
Socrate infatti non può che dire se non quello di cui è convinto: tutti tutti!
Altro errore, dunque. Non avrebbe dovuto dire tutti. Per due ragioni.
1. Il temine – segnala la donna di Mantinea, include necessariamente anche lei, Diotima, che invece pensa proprio che Eros non sia un dio!
2. E include anche Socrate stesso, che non parlava certo di un dio quando ha asserito che il desiderio è sempre desiderio di qualcosa che manca, e che ha definito Eros come desiderio di cose belle.
Dunque anche per Socrate – rileva Diotima - Eros non solo non è bello ma non è neppure un dio!