martedì, febbraio 24, 2004
Idem et alius
A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it
Si diceva che l’uomo muta continuamente. Ma ci risulta difficile ammetterlo.
In effetti ci è molto cara la continuità del nostro essere. E perciò ci ostiniamo a dire che l’uomo è sempre lo stesso (ho autòs légetai)!
Ma guardiamo in faccia la realtà.
Egli «non mantiene mai in sé le medesime cose» (oudépote tà autà échon), anzi «si rinnova continuamente» (néos aeì gignómenos). E questo è un processo naturale.
Egli dunque diviene sempre: è sempre se stesso ed è sempre altro da sé.
E mail: tortora@unina.it
Si diceva che l’uomo muta continuamente. Ma ci risulta difficile ammetterlo.
In effetti ci è molto cara la continuità del nostro essere. E perciò ci ostiniamo a dire che l’uomo è sempre lo stesso (ho autòs légetai)!
Ma guardiamo in faccia la realtà.
Egli «non mantiene mai in sé le medesime cose» (oudépote tà autà échon), anzi «si rinnova continuamente» (néos aeì gignómenos). E questo è un processo naturale.
Egli dunque diviene sempre: è sempre se stesso ed è sempre altro da sé.