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lunedì, settembre 08, 2003

Prima di addentrarci nei diversi discorsi dobbiamo soffermarci su qualche punto da chiarire. Perché Platone immagina una «discussione» sull'amore? E perché proprio in un simposio?
Presso i Greci la festa aveva due momenti ben distinti: la cena e il simposio. Dopo aver mangiato (tò deípnon), espletate alcune pratiche rituali, allontanate le flautiste, ci si dedicava al bere (o pótos). Vino naturalmente. La coppa col vino passava di mano in mano.
E durante la bevuta si discuteva. Non si trattava di disordinato chiacchiericcio. Si parlava per lo più di cose importanti, spesso di temi rilevanti per la vita morale. E si parlava su cose alle quali ognuno poteva portare un proprio contributo di riflessione. Dunque il simposio (tò sympósion) aveva una dimensione culturale. E inoltre la discussione procedeva in modo ordinato: i convitati si succedevano nei loro discorsi secondo un ordine governato da una sorta di "maestro delle cerimonie" (o symposiárches) scelto dai convitati tra loro stessi.
Può sembrare strano l'accoppiamento dei discorsi "importanti" con la bevuta di vino. Ma è lo stesso Platone che, in altro dialogo - Leggi, II, 671 b-c - ci offre le ragioni della sua plausibilità.
Col vino, in un certo senso, si ritorna bambini. Le anime «fondono come il ferro», diventano più malleabili. Il vino rende «più leggeri», allegri, e ben disposti non solo a parlare con spontaneità ma anche ad ascoltare e a lasciarsi «educare» da quanto si ascolta.
Allora, perché un simposio, per parlare d'amore? Perché si tratta di un tema di grande importanza per la vita dell'uomo su cui sussistono differenti posizioni. Un tema su cui ciascuno ha sempre qualcosa da dire e intorno al quale nessuno si stanca mai di ascoltare. E che va discusso con serietà, indispensabile ad ogni riflessione culturale, ma, simultaneamente, con immediatezza e leggerezza. Con quell'animo leggero che consente ad ognuno di lasciar sgorgare dal profondo della propria anima tutto quanto ha da dire e di lasciarsi «formare» da tutto quanto ha ascoltato.

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