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martedì, gennaio 06, 2004

No, non è un dio bellissimo! 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

Ma qual è il vero oggetto di Eros?
Che cos’è che manca e che si desidera avere?
Che cos’è ciò la cui mancanza produce sofferenza?
Certo sono tante le cose. Ma Socrate sta chiedendo qual è il denominatore comune di quelle cose che desideriamo con la consapevolezza che la loro mancanza ci fa soffrire.
Dunque, a quali cose Eros si rivolge?
Anche in questo caso - dice Socrate - Agatone ha fatto un giusto accenno. Infatti ha ricordato che «le vicende degli dèi hanno ricevuto ordine grazie all'amore delle cose belle». Un giusto accenno, si diceva. «Infatti, non c'è amore delle cose brutte». E dunque, «che altro è - Eros - se non amore di bellezza?».
Ora però – raccomanda Socrate – bisogna tirare qualche conseguenza.
Se si è ammesso che si ama ciò di cui si è mancanti e che non si possiede, allora Eros «è mancante di bellezza». Eros, la bellezza, «non la possiede»: non si desidera la cosa che già si ha. Questo va proprio in contraddizione con quanto s’è detto ripetutamente: che Eros è ... un dio bellissimo!
Ma ... dove vuole arrivare Socrate?

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