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lunedì, dicembre 15, 2003

Amore e «sophrosyne» 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

«Oltre che della giustizia (dikaiosyne), Eros partecipa della più grande temperanza (sophrosyne)». «Eros è in sommo grado temperante».
Del resto che cos’è la saggezza, la temperanza? Il dominio dei piaceri e dei desideri (tò krateîn hedonôn kaì epithymiôn).
Nessun piacere o desiderio è "migliore" di Eros. Nessuno può essere più forte di Eros.
Tutte le altre gioie o passioni sono certamente più deboli di quelle erotiche.
E dunque «possono essere dominati da Eros, ed Eros di fatto li domina».
Occorre prestare attenzione a quanto dice Agatone. Il quale vuol sottolineare che quando si è presi da amore, nessun piacere o desiderio può prendere il sopravvento. E’ Eros che domina. Essi vengono – per così dire – “amministrati” dall’amore. E tuttavia ... tutti i desideri e tutti i piaceri acquistano un senso specifico proprio in forza della logica amorosa. Il dominio che l’amore esercita su di essi, pertanto, non è quello che mira ad estinguerli o inattivarli o indebolirli; essi sono già tutti più deboli. L’amore al contrario li esalta, trovando per ognuno il giusto posto e il giusto momento. L’amore insomma dà a piaceri e passioni: legge, misura, significato, valore.

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