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giovedì, maggio 20, 2004

Socrate non pensa ad altro! 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

Strana situazione, quella che si è creata. Alcibiade, che non riesce a controllare se stesso perché ubriaco fradicio, trova l'ex amante - Socrate - , che di fatto l'ha respinto, proprio quando si mette a sedere accanto al bel giovane poeta - Agatone - del quale, a sentir più d'una fonte antica, egli stesso è innamorato. Il primo impulso è attaccare Socrate, screditandolo con un argomento che non ha alcun sostegno. «Ti sei sdraiato qui per insidiarmi ancora una volta?» E lancia un assurdo sospetto: come al solito Socrate gli appare davanti all'improvviso, dove meno egli penserebbe, per imbastire trame amorose!
Ora, è evidente che il vecchio Socrate, al banchetto, partecipava già da prima ch'egli stesso arrivasse. Ma Alcibiade, quasi accecato, continua: «E ora perché sei venuto qui? E perché non ti sei sdraiato qui?». Alcibiade, gli contesta di essersi seduto non a caso vicino ad Agatone! Poteva sdraiarsi per esempio - dice - vicino al faceto Aristofane, e invece - guarda caso! - s'è andato a disporre proprio «accanto al più bello di quelli che sono qui dentro!».
No, Socrate non ha perso il suo vizio. Mira sempre ai bei ragazzi. Non pensa ad altro.



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