mercoledì, maggio 05, 2004
Quel bello che è meraviglioso per natura.
A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it
Colui che ha completato il percorso ascensivo, arriverà a contemplare immediatamente quel bello (tì kalón) ch’è meraviglioso (thaumastón) per sua intrinseca natura (tèn physin). Quel qualcosa (toûto ekeîno) che sempre è (aeì òn), e dunque non nasce né perisce (oúte gignómenon oúte apollymenon); che non cresce né diminuisce (oúte auxanómenon oúte phthínon). Quel qualcosa che non è bello da un lato e brutto dall’altro; né qualche volta bello e qualche volta no; né bello relativamente a qualcosa e brutto in relazione a un’altra cosa; né bello in una parte e brutto in un’altra; né bello per alcuni e brutto per altri!
E mail: tortora@unina.it
Colui che ha completato il percorso ascensivo, arriverà a contemplare immediatamente quel bello (tì kalón) ch’è meraviglioso (thaumastón) per sua intrinseca natura (tèn physin). Quel qualcosa (toûto ekeîno) che sempre è (aeì òn), e dunque non nasce né perisce (oúte gignómenon oúte apollymenon); che non cresce né diminuisce (oúte auxanómenon oúte phthínon). Quel qualcosa che non è bello da un lato e brutto dall’altro; né qualche volta bello e qualche volta no; né bello relativamente a qualcosa e brutto in relazione a un’altra cosa; né bello in una parte e brutto in un’altra; né bello per alcuni e brutto per altri!
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