Diotima

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

A conclusione del discorso di Socrate i convitati manifestano il loro compiacimento. Ma mentre tutti esprimono le loro lodi (epaineîn), si sente bussare alla porta del vestibolo. Si odono voci all?esterno, anzi un gran chiasso come di gente in giro per baldorie (hos komastôn). Si riesce a distinguere anche la voce di una suonatrice di flauto.
Agatone invita i servi ad andare a vedere: se si tratta di amici, è il caso di farli entrare! Poco dopo arriva dal vestibolo la voce di Alcibiade. Una voce grossa: sta gridando. Chiede con insistenza dov?è il padrone di casa: deve assolutamente parlare con Agatone. Tutti capiscono: Alcibiade è completamente ubriaco (sphódra methyon).