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venerdì, maggio 21, 2004

Ah ... la gelosia! 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

L'attacco inconsulto di Alcibiade lascia Socrate fortemente perplesso. Non sa che fare. Intuisce subito che non deve replicare ad Alcibiade. E chiede aiuto al padrone di casa: «Agatone, vedi se puoi aiutarmi, perché l'amore di questo è per me una faccenda non da poco». Socrate spiega che quel livore ha la sua ragione nella scriteriata gelosia di Alcibiade. Alla gelosia poi dev'essere aggiunta anche l'invidia. Sì, Acibiade, geloso e invidioso, lo è stato sempre! «Fin dal primo momento in cui mi sono innamorato di lui, non mi è più permesso di guardare o di discorrere con un bello, neppure con uno solo»; e se lo faccio, la sua reazione è spropositata: «fa cose strabilianti, mi lancia insulti e a mala pena trattiene le mani»!
L'aiuto che chiede ad Agatone è di tenere a bada la furia di Alcibiade e soprattutto di adoperarsi per una riconciliazione. Socrate - vale la pena segnalare - giustifica la richiesta d'aiuto con una ragione sorprendente: «del suo furore e della sua maniera di amare ... io ho una grande paura».
C'è dunque amore e amore. E c'è maniera e maniera d'amare.
Ma Alcibiade, che cosa farà, ora?

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