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mercoledì, marzo 03, 2004

Una perplessità. 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it
Socrate, è meravigliato (egò ethaúmasa) e incredulo. Tutto quanto ha ascoltato dalla «sapientissima» (sophotáte) Diotima sembra … irreale! E con una semplicità che sfiora la dabbenaggine chiede alla donna di Mantinea se «le cose stanno davvero così» (taûta os alethôs hoútos échei;). Naturalmente Diotima – «come i perfetti sapienti» (hósper hoi téleoi sophistaí) – lo rassicura. Sì, le cose stanno davvero così!
In effetti Socrate deve aver colto un’incongruenza, come si capisce dal prosieguo. Da una parte l’uomo mira all’immortalità e dall’altra è disposto a dare la propria vita per la prole! Come si concilia il desiderio di ciascuno di «stare bene sempre» con la tendenza a soffrire ad anche a morire per i propri figli?

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