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domenica, febbraio 01, 2004

Qualcosa non torna! 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

Sembra essere arrivati, dunque, a un punto fermo. La risposta (apókrisis) sembra arrivata al suo fine (télos).
Ma proprio da questo punto le cose si complicano.
Se tutti desiderano essere felici, tutti dovrebbero desiderare le cose buone! Ora … è proprio così?
Diotima dunque va avanti. Incalza. Questa volontà, questo desiderio, quest’intenzione (boúlesis) di esser felici credi che sia una cosa comune a tutti? E questo amore (éros) per le cose buone è davvero comune a tutti gli uomini (koinòn pánton anthrópon)?
Socrate risponde con decisione. Certo! È una cosa comune a tutti.
Implacabile arriva la replica di Diotima. A filo di logica. Col rigore della deduzione.
Se è così … c’è qualcosa che non torna.
L’amore è amore per le cose buone. L’amore delle cose buone è comune a tutti: infatti tutti vogliono essere felici. Dunque … tutti amano!
Eppure … Sì, c'è qualcosa che non torna.
«Se è vero che tutti amano le medesime cose e sempre», allora, o Socrate, «perché noi non diciamo che tutti amano»? Infatti «di alcuni diciamo che amano e di altri no»!
Ancora una volta Socrate si sente «spiazzato».

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