<$BlogRSDUrl$>

lunedì, gennaio 26, 2004

Né sapiente né ignorante: «filosofo». 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

Eros ha la natura dell’intermedio. Dunque si trova tra sapienza e ignoranza (sophías te aû kaì agathías en méso estín). Certo non è sapiente (sophós), ma non è neppure ignorante (amathés). Insomma … è filosofo (philósophos).
Anche sotto questo aspetto Eros non può essere un dio.
Un dio – dice Diotima a Socrate - non può far filosofia (theôn oudeìs philosopheî). Il desiderio di sapere non è condizione propria di un dio. Un dio già è sapiente, e quindi non può desiderare di diventare sapiente. Il desiderio è connesso a una mancanza. Un dio quindi non ha bisogno di sapienza perché questa non gli manca. Nessuno degli dèi può essere «amante del sapere»!
Ma neppure gli ignoranti fanno filosofia (oud’aû hoi alatheîs philosophoûsin). L’ignorante non desidera la sapienza perché non ne avverte il bisogno (oud’epithymoûsi sophoì genésthai). Infatti presume di possederla già. Nessuno può desiderare ciò di cui non ritiene di aver bisogno. «L'ignoranza» - dice Diotima a Socrate - ha proprio questo di penoso: chi non è né bello né buono né saggio, ritiene invece di esserlo in modo conveniente».

Comments: Posta un commento

This page is powered by Blogger. Isn't yours?