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mercoledì, gennaio 21, 2004

Guadagni e perdite 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

Ma perché Poros si ubriaca e s’addormenta? E perché Penia s’unisce a lui proprio durante il suo sonno? Che cosa vorrà dire Platone, indicando queste condizioni per la generazione di Eros?
Seguiamo sempre il discorso di Robin. Le risorse umane (Poros) portano alla soddisfazione dei desideri. Queste soddisfazioni placano l’ingegno. Anzi ubriacano l’individuo: per la loro natura e per la loro eccezionalità. Ebbene, il bisogno (Penia) ha necessità dell’ingegno (Poros) per “riempire” i suoi vuoti, le sue mancanze. Perciò si unisce a lui.
Sicché il bisogno d’essere fecondata, proprio della parte “manchevole” della nostra natura, trova il soddisfacimento nella ricchezza fecondante propria dell’altra parte della nostra natura.
E questo può avvevire proprio quando la parte “ricca” dorme sui suoi successi. Da sveglia, infatti, la nostra “grandezza” rifiuterebbe d’unirsi alla nostra “miseria”.
In Eros, loro figlio, invece, si realizza l’unione le due dimensioni opposte. Esse di fondono. Sicché, dice Robin, nella fusione l’una otterrà quello che l’altra perde. Penia guadagnerà le risorse, e l’ingegno avrà un limite alle sue infrenabili ambizioni.

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