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mercoledì, dicembre 10, 2003

Prende la parola Agatone. 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

Agatone inizia il suo discorso con una premessa “formale”.
Finora tutti hanno parlato di Eros, ma nessuno l’ha elogiato davvero. Tutti hanno tenuto presente «la felicità degli uomini per i beni che il dio procura a loro»; ma «come sia quel dio che procura questi doni, non lo ha detto nessuno».
E dunque Eros va elogiato - dice Agatone - perché è il dio più felice. E tutti i suoi pregi hanno origine nella sua giovinezza.
Agatone sembra proprio voler fare il contrappunto all’elogio di Fedro. Questi aveva parlato di Eros come il dio più antico. Per Agatone, invece, è senza dubbio il più giovane. Ciò perché Agatone vede uno stretto rapporto tra felicità, da una parte e gioventù, dall’altra.
Egli si esprime testualmente in questi termini:
Sì, «tutti gli dèi sono felici», ma, senza fare offesa a nessuno di loro, bisogna pur dire che «Eros è il più felice di tutti (eudaimonéstaton autôn), perché è il più bello e il più buono (kálliston kaì áriston)»; ed è il più bello e il più buono perché è «il più giovane» (neótaton theôn) ed è «delicato» (hapalón).

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