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giovedì, novembre 27, 2003

Un amore ... misterioso. 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it


Nel rapporto omofilo tra maschi - si è detto - gli amanti son presi «philía, te kaì oikeióteti kaì éroti»; e il vincolo amoroso è talmente forte che vorrebbero trascorrere insieme tutta la vita.
Ma che cosa li lega?
Aristofane è esplicito: non è il piacere d'amore, quello dell'intimità sessuale («he tôn aphrodisíon synousía»). Il fatto è che se li s'interrogasse su questo punto, neppure gl'interessati saprebbero dire ciò che vogliono ottenere l'uno dall'altro.
No, secondo Aristofane non si tratta - per così dire - di "ragioni del corpo" ma di "ragioni dell'anima". E tuttavia di queste ragioni gli stessi amanti non sono intellettualmente consapevoli.
«E' evidente: l'anima di ciascuno di essi desidera qualche "altra" cosa che non sa esprimere. Presagisce ciò che vuole ma non riesce a dirlo se non in forma di enigmi».
Ma - si sa - quello che cercano è l'antica unità!

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