<$BlogRSDUrl$>

martedì, novembre 18, 2003

L'originaria natura degli uomini. 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it


Per capire la ragione dell'infelicità esistenziale dell'uomo - dice Aristofane - occorre anzitutto conoscere l'effettiva natura umana e comprendere le trasformazioni che essa ha subito. Infatti «anticamente la nostra natura non era quale e ora, ma era diversa».
Il discorso di Aristofane sembra provocatorio.
Noi ora vediamo maschi e femmine. E pensiamo che i "generi" siano stati due anche in origine. E invece no. Erano tre. Ce n'era anche uno che comprendeva in sé sia i caratteri del maschio che quelli della femmina: l’androgino. Dunque c'era il «maschio» che aveva tratto la sua origine dal «sole»; la «femmina» che aveva la sua origine nella «terra»; e infine il terzo sesso, l'«androgino», la cui origine era nella «luna», la quale - si sa - partecipa della natura del sole e della terra.
E poi, noi crediamo che anche in origine l'individuo umano – maschio o femmina o androgino - fosse così come lo vediamo ora: bipede, eretto … E invece no. Ogni individuo era ... il doppio di quello che vediamo ora. Insomma ognuno era un'unità costituita di due esseri. L'uomo era fatto di due maschi, la donna era costituita da due femmine, e l'androgino … di un maschio e di una femmina!
Che strano mondo! Dove vorrà andare a parare, Aristofane?
Aveva promesso a Erissimaco che non avrebbe fatto il buffone. Eppure questo discorso sembra proprio una grande burla!

Comments: Posta un commento

This page is powered by Blogger. Isn't yours?