Diotima

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

Stabilire e curare l'armonia: è la regola anche dell'arte della divinazione (he mantiké).
«Tutti i sacrifici e tutti i riti ai quali presiede l'arte della divinazione» puntano a garantire «la comunione reciproca fra gli dèi e gli uomini» (he perì theoús te kaì anthrópous pròs allélous koinonía).
La mantica mira proprio a custodire e a curare l'amore tra uomini e dèi.
Del resto l'empietà (asébeia) nasce quando, invece dell'amore che mira all'armonia (tô kosmío Éroti), si onora l'altro, l'amore disordinato: tanto nei rapporti coi genitori, sia vivi che morti, quanto nei confronti degli dèi.
E la mantica dunque ha il compito di osservare gli amanti e di curarli (episkopeîn toùs erôntas kaì iatreúein).
E così essa - vero demiurgo - intesse l'amicizia (philías) fra gli dèi e gli uomini. Essa conosce gli amori degli uomini che tendono alla giustizia e alla santità (pròs Thémin kaì eusébeian)!