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giovedì, ottobre 09, 2003

Pausania: due Afrodite ... due Eros! 

A cura di Giuseppe Tortora.
E mail: tortora@unina.it

Non si può tralasciare ciò che è sotto gli occhi di tutti. E dunque Pausania ritiene doveroso distinguere tra l'amore «nobile» e quello «volgare».
Ma procediamo con ordine.
Nella mitologia Eros è figlio di Afrodite, dea della bellezza.
Di Afrodite, la tradizione mitologica offre due immagini. La prima è quella della figlia di Zeus e Dione. L'altra è quella della figlia di Urano, da questi generata quando, evirato da Crono, i suoi organi sessuali caddero in mare presso l'isola di Citerea: dalla spuma prodotta, nacque appunto Afrodite.
Dunque per Pausania ...
«Tutti sappiamo che non c'è Afrodite senza Eros. Ora, se Afrodite fosse una sola, uno sarebbe anche Eros. Ma poiché esse sono due, bisogna che ci siano anche due Eros. E come non potrebbero essere due le dee? Una è più antica e senza madre e figlia di Urano, ossia del cielo, che viene chiamata Afrodite Urania, ossia celeste; l'altra è più giovane ed è figlia di Zeus e Dione, che chiamiamo Afrodite Pandemia, ossia volgare. Ne segue che bisogna dare anche all'Eros che si accompagna a quest'ultima l'appellativo Pandemio, ossia volgare, e all'altro, invece, l'appellativo di Uranio, ossia celeste».
Allora, a quale dei due Eros bisogna fare l'elogio? O bisogna farlo ad entrambi?
Ma è chiaro! «Bisogna elogiare in modo particolare solo Eros celeste».

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