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sabato, settembre 20, 2003

Prima di addentrarci nel discorso di Fedro, che è il primo a parlare, conviene fare qualche riflessione su qualche anomalia di questo dialogo.
Prima anomalia.
S'è detto che ogni simposio ha un simposiarca. Questo, raccontato da Platone, sembra averne più di uno!
Come maestro del bere, si propone di fatto il medico Erissimaco: e tutti convengono. Ma il maestro del bere non coincide con quello dei discorsi. Come s'è visto, è lo stesso Erissimaco che propone che ciascuno faccia un elogio di Eros. E Socrate esprime il suo assenso. Dunque lo stesso Erissimaco dovrebbe essere anche maestro dei discorsi. E invece, avendo costui fatta la proposta di un elogio ad Eros in base ad un'idea di Fedro, è Fedro ad esser riconosciuto comunemente come il simposiarca: e infatti è a lui che i primi sei oratori si riferiscono nei loro discorsi.
Del resto, nel prosieguo del dialogo, Fedro si dichiara esplicitamente responsabile dell'andamento dei discorsi. Quando, tra Agatone e Socrate, si apre un dialogo tanto ristretto da escludere gli altri e costituire una minaccia al proseguimento del programma concordato, Fedro interviene con decisione: «Caro Agatone, se tu cominci a rispondere a Socrate, a lui non importerà più nulla di come qui andranno le cose, se solo avrà qualcuno con cui discutere, specialmente se è bello. Io con piacere ascolto Socrate discutere, ma ora devo preoccuparmi dell'elogio di Eros e riscuotere da ciascuno di voi il tributo del discorso. Pagate prima il vostro tributo al dio, e poi discutete pure!» («Simposio», 194 d).
Finché ...

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